Un segno dalla magistratura   5 comments

Alcune istituzioni sono indubbiamente più avanti di altre.

Leggo dal blog della mia amichetta Sedlex, che rimanda ad un link di Repubblica, la notizia che

"Il gup del tribunale di Roma, Claudio Carini, ha deciso di ammettere come parte civile ad un processo penale il convivente di un omosessuale, Roberto Chiesa, ucciso nella capitale il 7 marzo scorso. … Il giudice ha riconosciuto come Mario Chinazzo, 67 anni, abbia subito un "danno diretto e conseguenziale", dalla morte di Chiesa, con il quale conviveva dal 1982. Anche la sorella della vittima, Graziella, è stata ammessa a partecipare al processo, che si aprirà il prossimo 8 novembre. Si tratta della prima ammissione ad un processo penale del convivente di una coppia gay. Mentre in sede civile, infatti, era già accaduto che al compagno di un omosessuale fosse riconosciuto un risarcimento, la giurisprudenza penale aveva visto solo precedenti di coppie eterosessuali.
Ecco perché Chinazzo nutriva molti dubbi sul fatto che la sua richiesta sarebbe stata accolta. Visibilmente commosso, l’uomo ha detto di "essere felice, perché il riconoscimento del giudice dimostra che sono qualcuno". E’ felice perché "ha diviso la sua vita con Roberto per 25 anni".

E’ un primo, ma importantissimo segnale che, come dice il giornalista

"… apre una prima breccia nel dibattito sul riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, gay compresi".

Pubblicato luglio 20, 2007 da samuelesiani in Senza categoria

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5 risposte a “Un segno dalla magistratura

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  1. Una notizia davvero importante..
    Hai ragione, a volte la magistratura italiana dà prova di essere un isitituzion molto più “avanti” del potere politico…

    Un sorriso civile
    Mister X di Comicomix

  2. Piano piano stai a vedere che si diventa un paese normale…

  3. Bhe è un piccolo ma significativo passo avanti…Speriamo bene! Il nostro paese necessita di una urgente rivoluzione educativa e civile, ma tutto ciò non dipende soltanto dalle istituzioni bensì dalla gente comune.

    Peppe G.

  4. Malgrado tutto, non ho mai smesso di sperare nella magistratura.
    Per fortuna c’è qualcuno che amministra bene la giustizia.
    Ma non sarà un “comunistaccio”?
    ciao

  5. è triste che il riconoscimento delle coppie di fatto arrivi in via giurisprudenziale e non legislativa come sarebbe logico.
    un saluto.

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