Archivio per ottobre 16, 2007

Fascismi e Francesco   7 comments

Questa settimana si sono definiti due nuovi soggetti politici. No, non uno solo. Da una parte, infatti, c’è il Partito Democratico che vede ora, in modo ufficiale, Walter Veltroni come suo leader.

Dall’altra parte, La Destra di Francesco Storace. Gli attacchi, inizialmente a Rita Levi Montalcini e quindi al presidente Napolitano, infatti, non sono altro che tentativi molto chiari di dare segnali e mirano a raccogliere consensi fra tutte quelle teste calde che vedono AN troppo moderata e inconcludente, Rita Levi Montalcini una vecchia che appoggia il Governo Prodi (dei suoi meriti, i futuri elettori de La Destra, non si curano: semplicemente perché non li conoscono), Napolitano un vecchio comunista scelto a maggioranza e così via. Insomma, La Destra vuole essere la nuova casa di gente come gli appartenenti a Forza Nuova, per intenderci.

Ecco perché questo fatto, nella sua miseria, non mi sconvolge. Il piccolo Storace sta facendo campagna elettorale. E non è un caso, che proprio in questi giorni a Roma siano comparsi falsi manifesti che mostrano un Fini in versione saluto romano, con grande scandalo dei lupi aennini che mirano a sembrare pecorelle per entrare nel Partito Popolare Europeo. "Quelle foto sono vecchie", dicono… "Stava salutando la folla, non era un saluto romano", dicono…

Oggi ci siamo redenti, vorrebbero farci credere.

E allo stesso modo, non deve stupire l’assenza (o il ritardo) di una chiara presa di posizione da parte dei leader della CDL nei confronti delle boutade dell’ex amico Storace. Quel silenzio non è imbarazzante, ma calcolato. Gli stessi elettori che ora andranno probabilmente con Storace, per chi votavano prima? E forse è il caso di non darci troppo addosso a Storace, che magari qualche voto resta con la CDL.

Rimane una triste considerazione finale da fare: che per puri giochetti politici si debbano attaccare personaggi come la Levi Montalcini che con la politica hanno avuto ben poco a che vedere, se non ora. E che, nel rispetto dei propri compiti istituzionali, a novant’anni suonati ci ricordano ancora la dignità delle Istituzioni. E’ questo lo schiaffo più grande che la Politica (con la maiuscola) dà, quotidianamente, ai suonatori di grancassa come Storace.

Scrive Furio Colombo, dalle pagine de L’Unità:

Perché parlarne oggi? Perché oggi è il 16 ottobre, giorno che ricorda per sempre la caccia agli ebrei di Roma nelle strade del ghetto, la cattura di più di mille di essi nel cuore di questa città . … Perché quando sfilano i giovani con il saluto romano e la croce celtica, celebrano quel passato e lo celebrano dalla parte di coloro che hanno arrestato e deportato uomini, donne, vecchi e bambini nella notte romana, e in tutta Europa, aiutati da delatori e collaboratori fascisti, nel vasto silenzio di tutti gli altri.
Perché, rivolgendosi in quel modo, con quelle parole e quella conferma di brutte intenzioni sia alla signora Levi Montalcini (di cui si deprecano persino gli anni, che invece in tribù meno barbare sono ragione di prestigio e di festa) sia al Capo dello Stato, la ragione era: chi deve intendere intenda, fra un saluto romano e un atto di vandalismo alle tombe. Qui – ci dice Storace – si sta costruendo un progetto politico.

Pubblicato ottobre 16, 2007 da samuelesiani in Senza categoria

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